Il cielo di maggio 2023

Il mese di aprile si è ormai concluso, cedendo il posto a maggio.  Siamo, dunque, sempre più vicini all’estate, avvicinandoci anche alla metà dell’anno. Il clima è sempre più caldo e le giornate sempre più lunghe, tanto che, durante il mese, si allungano di ben 59 minuti. Così come cambia il tempo, anche la volta celeste muta.

La seconda metà di aprile ha visto il decollo del razzo Starship di SpaceX e il non-proprio-atterraggio sulla Luna della sonda giapponese Hakuto-R.

Il test di lancio di Starship da parte di SpaceX era previsto per il 17 aprile, ma, ad appena dieci minuti dal lancio, questo è stato rimandato al 20 aprile, quando si è effettivamente svolto. A meno di 40 secondi dal lancio, il countdown si è interrotto per effettuare dei controlli dell’ultimissimo secondo (facendo sudare freddo gli spettatori di tutto il mondo), per poi riprendere pochi minuti dopo. Il razzo è decollato con successo, ha continuato il suo viaggio e, dopo circa 4 minuti, ha cominciato a volteggiare nell’aria e a precipitare, e infine è esploso. Nonostante il catastrofico finale, la missione è considerata dalla SpaceX e dal proprietario Elon Musk un successo perché lo scopo della missione era testare il decollo del nuovo razzo, il più grande mai costruito. Sfortunatamente, il decollo ha causato gravi danni alla rampa di lancio e non si è ancora sicuri sui danni ambientali che potrebbe aver apportato.

Starship, la SpaceX punta al 20 aprile per il primo lancio di prova – ANSA

L’atterraggio sulla superficie lunare della sonda giapponese Hakuto-R era previsto il 25 aprile. Hakuto-R è una sonda dell’azienda spaziale Ispace finanziata privatamente. Dopo una discesa tranquilla, la sonda ha smesso di trasmettere dati: secondo i membri della Ispace, la sonda si sarebbe schiantata sulla superficie lunare perché aveva finito il carburante. Un vero peccato, perché Hakuto-R sarebbe stata la prima sonda finanziata da privati a toccare il suolo del satellite.

Lander Hakuto-R probabilmente si è schiantato sulla Luna – ANSA

Eventi principali

Il mese di maggio inizia col botto: il 5 maggio, dopo la congiunzione tra Mercurio e il Sole del 1° maggio e quella tra la Luna e la stella Spica (costellazione della Vergine) del 4, ci sarà un’eclissi lunare penumbrale. L’eclissi cade precisamente il giorno di luna piena e vedrà la Luna attraversare l’ombra creata dalla Terra, mostrandosi più scura. Dato che la maggior parte del disco lunare transiterà nella penombra della Terra, si tratterà di un’eclissi lunare detta “profonda”, rendendo il fenomeno lievemente più evidente e quindi visibile ad occhio nudo. In Italia l’eclissi si potrà osservare dalle 17.14 alle 21.32, anche se il momento migliore per osservarla sarà dalle 20.45 circa. L’eclissi sarà però difficilmente osservabile perché la Luna sarà bassa sull’orizzonte orientale e il cielo sarà ancora chiaro. 

https://bfcspace.com/2023/04/28/5-maggio-eclisse-parziale-di-luna-di-sola-penombra/?fbclid=IwAR3V0CYvL838A_tkrRBUXhX3GpZUJ3fzjtQ8oVqQeWpRa6E_2ebUr8H7yUE

L’evento è seguito dalla congiunzione del 7 tra la Luna e la stella Antares (costellazione dello Scorpione) e da quella del 9 tra Marte e la stella Polluce (costellazione dei Gemelli).

Gli ultimi eventi del mese sono congiunzioni che ritrovano la Luna come protagonista: la prima il 13 maggio con Saturno, poi il 17 con Giove, il 23 con Venere e infine il 24 con Marte. 

1 maggioCongiunzione Mercurio-Sole
4 maggioCongiunzione Luna-Spica
5 maggioLuna piena (Flower Moon – Luna dei fiori)
Eclissi lunare penumbrale: inizio 17:14 – massima 19:23 – fine 21:32
Momento di miglior osservazione a partire dalle 19:45
Congiunzione Venere-Pleiadi
7 maggioCongiunzione Luna-Antares 
9 maggioCongiunzione Marte-Polluce
11 maggioLa Luna si trova al perigeo
13 maggioCongiunzione Luna-Saturno
17 maggioCongiunzione Luna-Giove
23 maggioCongiunzione Luna-Venere
24 maggioCongiunzione Luna-Marte

Le fasi lunari

La Luna, come spiegato in precedenza, raggiunge la fase di plenilunio il 5 maggio, che corrisponde con la data dell’eclissi. Questa particolare luna piena è chiamata Flower Moon (Luna dei Fiori in italiano) in riferimento alle fioriture della maggior parte dei fiori, che avvengono proprio in questo mese.

Il satellite comincia così la sua fase decrescente, arrivando all’ultimo quarto il 12 maggio, per poi raggiungere la fase di novilunio il 19 maggio. 

Infine, la Luna giunge al primo quarto il 27 maggio e conclude il mese in fase decrescente.

Pianeti

Mercurio: all’inizio del mese risulta non osservabile a causa della congiunzione con il Sole del 1° maggio. Verso la fine del mese, la sua visibilità migliorerà e si potrà osservare all’alba, basso sull’orizzonte orientale.

Venere: la sua grande visibilità arriva al suo picco maggiore il 7 maggio, quando il pianeta tramonterà ben 3 ore e 43 minuti dopo il sole. La visibilità sarà via via più breve, anche se a fine mese sarà comunque osservabile fino a 3 ore e mezza dopo il tramonto del Sole.

Marte: come il mese scorso, sarà facilmente individuabile durante tutto il mese di maggio e si troverà in altro ad ovest, sopra Venere.

Giove: sarà difficile da vedere per tutto il mese, basso sull’orizzonte est, (difficilmente) individuabile solo all’alba.

Saturno: con una visibilità poco maggiore di Giove, sarà visibile sull’orizzonte sud-est nel lasso di tempo tra la tarda notte e la mattina presto. La visibilità migliora lievemente verso fine mese.

Stelle e costellazioni

La volta celeste è ormai dominata dalle costellazioni primaverili, anche se ad ovest si possono vedere le ultime costellazioni invernali, come l’Auriga con la lucente Capella e i Gemelli con le sorelle Castore e Polluce. 

Ad ovest possiamo anche individuare il Leone, dominata da Regolo, e la Vergine, la cui stella principale è Spica.

In alto ad est si trova la stella Arturo, della costellazione del Boote, mentre più in basso vediamo la Corona Boreale, riconoscibile per la tipica forma semicircolare, e Ercole, di forma quadrangolare.

Sempre ad est, verso l’orizzonte, si cominciano a vedere le prime costellazioni estive che prendono lentamente il posto di quelle primaverili. Alcune di queste sono la piccola costellazione della Lira, con la lucente Vega, la grande costellazione a forma di croce del Cigno con Deneb, l’Aquila con Altair e infine il Delfino.

Per finire, a sud est si individua la supergigante rossa Antares, la stella più famosa della costellazione dello Scorpione, protagonista del cielo estivo.

I miti della Corona Boreale

La costellazione della Corona Boreale è composta da sette stelle, di cui la più luminosa è Alphecca. Questo nome in arabo significa “la più luminosa dell’anello rotto”, ma si può trovare anche con il nome di Gemma, che in latino significa gioiello. 

Secondo la leggenda siberiana ciukci, questa costellazione rappresentava la zampa dell’orso polare, mentre quella siberiana originaria del Koryak la riteneva la scarpa di Kilu.

In dei miti mediorientali, la Corona Boreale è chiamata la Ciotola del Mendicante; in altri rappresenta il Pesce del Borneo.

Secondo una leggenda gallese, la costellazione è la rappresentazione della Caer Arianrhod, la Fortezza di Arianrhod, signora della Ruota d’argento. Secondo la leggenda, la figlia della dea Don, dopo aver messo un piede su una verga magica, dà alla luce un bambino dai capelli gialli, Dylan, spirito delle acque; questo spicca subito il volo verso il mare. Oltre a Dylan, “depone” anche uno strano mucchietto di carne che, dopo essere stato nascosto in un baule dal fratello della di Don, Gwydion, si trasforma in un bambino che cresce due volte più velocemente del normale. Quando il bambino ha quattro anni, viene portato dallo zio alla Fortezza di Arianrhod, dove incontra la madre che, in preda alla vergogna e al disgusto, lancia al fratello e al figlio molte maledizioni, a cui i due dovranno sfuggire.

La leggenda più famosa, però, risale all’antica Grecia, secondo la quale la costellazione è la Corona di Arianna. Arianna era la figlia del re di Creta, Minosse, che aveva fatto costruire un labirinto nella sua isola per custodire la feroce belva chiamata Minotauro. Teseo, giunto a Creta per uccidere il mostro, viene aiutato dalla bella fanciulla, che si innamora di lui. Arianna gli dona un gomitolo di filo d’oro per ritrovare l’uscita del labirinto. Alla fine dell’impresa, i due si sposano, ma lui l’abbandona subito sull’isola di Nasso. Dioniso (o Bacco) la vede, la prende subito in moglie e le dona una corona fatta dal dio Efesto, il fabbro degli dei.

L’articolo del mese di maggio è giunto al termine. Se volete recuperare gli avvenimenti dei mesi scorsi o gli altri miti, li trovate ai link che seguono. Restate aggiornati per nuovi articoli.

Ambra Chiodini

Se volete recuperare i miti di altre costellazioni, li trovate ai link sottostanti

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