Journey

Intervista a Emanuele Cavallaro

Oggi siamo qui per intervistarti sul tuo progetto chiamato Journey, quindi, prima di tutto vorrei chiederti di presentarti e spiegare che cosa è Journey.

Buongiorno! Io sono Emanuele Cavallaro, studente del liceo artistico di Arezzo e Journey è un fumetto online realizzato interamente da me.

Da che cosa è nato questo progetto?

A dire il vero è da quando sono un bambino che amo scrivere e disegnare storie, ho deciso però che non volevo aspettare di essere bravissimo, avevo bisogno di sfogare la mia fantasia, e non avevo alcuna intenzione di aspettare i 18 anni, ho dunque scelto di cominciare con una storia con uno stile artistico non complesso e di pubblicarla su un mio sito in modo da non dover dipendere da nessuno e di non dover attendere.

Sito? Quindi Journey uscirà su un sito, come si chiama?

Il sito si chiama journeyec.altervista.org ed è lì che usciranno tutti i capitoli, rivelerò le date di uscita di ogni capitolo sulla pagina instagram ufficiale @journey_ec .

Sarà quindi sviluppato per capitoli… c’è già una data per il primo?

Si, ovvero 19 giugno 2022, tra pochissimo!

Di che cosa parla?

Journey parla di un viaggio senza meta iniziato dal protagonista Rob per rimediare alla sua noiosa vita.

Qual’è il tema principale?

La storia tratterà molti temi, quello più sottolineato è però la solitudine e la ricerca di una soluzione al senso di vuoto e mancanza interiore.

Vuoi presentarci i personaggi principali?

I protagonisti sono: Rob, Joe, Martha, Babbo Natale, Hogest, Baron Evil, Susan, Michael, Wurst e M.r. Vista, ma anche molti altri…

Piuttosto bizzarri, mi fa chiedere… la storia che tono ha di preciso?

La storia è un alternanza tra momenti comici ‘nosense’ e profonde riflessioni interiori.

Quanto durerà ogni capitolo? E quanti saranno più o meno?

Ogni capitolo durerà circa una ventina di pagine (dipende poi ovviamente dall’uno all’altro) e ho stimato più o meno 56 capitoli in totale, anche se di qui alla fine potrebbero esserci variazioni…

Ti rispecchi in qualcuno dei tuoi personaggi?

Assolutamente si: quale più, quale meno sono tutti facce diverse di me stesso.

Chi è il personaggio che ti somiglia maggiormente?

Il protagonista, anche se è più simile ad un vecchio me.

Il tuo personaggio preferito?

In realtà un po’ tutti quanti, per motivi diversi, ma in particolare “l’uomo arancione”.

Ha qualche significato particolare?

Si, è una rappresentazione dell’inevitabile giudizio dell’oggettività di cui tutti sono vittima…e adoro anche la sua parte di storia nonostante sia un ruolo di contorno.

Quanto ci hai messo a creare la storia? Presupponendo che sia già finita.

All’incirca da Gennaio, è la mia storia creata nel minor tempo, ma anche l’unica finita in tutto e per tutto, a parte per specifici momenti, che mi torna più comodo creare sul momento. Come detto in precedenza è nata dal bisogno di “rigettare all’esterno” della creatività e dall’esigenza di mostrare al mondo le mie avventure.

Per concludere… ti va di citare una frase di un personaggio.

“Non ti illudere che questo mondo abbia un senso, o che ci sia un piano astrale che ci conduca tutti ad un lieto fine, non esiste il destino, sei tu l’unico architetto della tua vita.”

Articolo di Juster Elma