Con la conclusione di gennaio si apre un nuovo mese di eventi e fatti astronomici. Le giornate cominciano ad allungarsi e le costellazioni di gennaio cominciano a tramontare e a cedere il posto ad altre. Nei primi giorni del mese, inoltre, sarà possibile osservare la cometa C/2022 E3 ZTF Neanderthal, che raggiungerà il perigeo (cioè la minima distanza dalla terra durante la sua orbita) proprio in questi giorni.
La cometa C/2022 E3 ZTF Neanderthal
C/2022 E3 ZTF è una cometa che è stata scoperta il 2 marzo 2022 dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci. Ha raggiunto il suo perielio (ovvero la minima distanza dal Sole) questo 12 gennaio e raggiungerà il perigeo il 1° febbraio. Questa cometa è stata soprannominata cometa di Neanderthal perché il suo periodo orbitale è pari a circa 50.000 anni; si stima, quindi, che il suo ultimo perielio sia avvenuto quando sulla Terra viveva l’uomo di Neanderthal.
I migliori giorni per osservarla sono i primi del mese. Sarà visibile a occhio nudo solo se il cielo sarà molto scuro e particolarmente limpido; è consigliato comunque l’uso di un binocolo o di un piccolo telescopio. Per individuarla, basta puntare lo sguardo a nord, sopra la Stella Polare. Se si hanno problemi nel trovarla, si può utilizzare una qualsiasi app (anche per cellulare) di mappatura celeste.
Eventi principali
Il primo evento del mese è, come detto in precedenza, l’arrivo di C/2022 E3 ZTF al perigeo il 1° febbraio.
Il 4 febbraio, invece, la Luna raggiunge anch’essa il perigeo, a una distanza di 406.476 km dal nostro pianeta.
Non si hanno altri eventi rilevanti fino alla congiunzione fra Saturno e il Sole del 16 febbraio, che però non sarà osservabile.
Il 22 febbraio, invece, si svolgerà la congiunzione Luna-Giove-Venere, osservabile durante il crepuscolo serale verso l’orizzonte ovest.
La congiunzione successiva è quella tra la Luna e le Pleiadi del 26 febbraio, seguita il 27 e 28 febbraio dalla congiunzione tra il nostro satellite e Marte con cui si conclude il mese.
1 FEBBRAIO | La cometa C/2022 E3 ZTF raggiunge il perigeo |
4 FEBBRAIO | La Luna raggiunge il perigeo |
16 FEBBRAIO | Congiunzione Sole-Saturno |
22 FEBBRAIO | Congiunzione Luna-Giove-Venere |
26 FEBBRAIO | Congiunzione Luna-Pleiadi |
27 e 28 FEBBRAIO | Congiunzione Luna-Marte |
LUNA CINEREA | In gennaio i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea sono: – 17 febbraio subito prima dell’alba – 22 febbraio subito dopo il tramonto |
Le fasi lunari
La Luna inizia anche questo mese in fase crescente e raggiunge la fase di luna piena il 5 febbraio. Da lì, comincia la sua fase decrescente fino ad arrivare all’ultimo quarto il 13 febbraio e alla luna nuova il 20. Il satellite ricomincia la sua fase crescente e raggiunge il primo quarto il 27 febbraio.
Inoltre, il 17 e il 22 febbraio sarà possibile osservare la Luna Cinerea. Per chi non lo sapesse, questo è un fenomeno nel quale la luce del Sole riflessa dalla Terra, detta luce cinerea, illumina anche la parte “buia” della Luna.
Pianeti
Mercurio: nei primi giorni del mese è visibile sull’orizzonte orientale un’ora e mezza prima del sorgere del Sole; durante il mese si avvicina sempre si più alla nostra stella fino a diventare completamente inosservabile.
Venere: ci sarà un graduale e costante miglioramento delle condizioni di osservabilità; a inizio mese tramonta due ore dopo il Sole, mentre a fine mese tramonterà due ore e mezza dopo la stella. Sarà visibile soprattutto alle prime ore della sera guardando verso l’orizzonte ovest.
Marte: è facilmente osservabile nelle prime ore della notte, cominciando la serata in alto a sud, per poi scendere verso sud-ovest e tramontare dopo la mezzanotte.
Giove: è osservabile durante le prime ore della sera, poco più alto di Venere.
Saturno: nella prima metà del mese è inosservabile a causa dell’imminente congiunzione con il Sole del 16 febbraio. Il pianeta tornerà visibile solo dopo qualche settimana all’alba.
Stelle e costellazioni
Ancora una volta, le costellazioni invernali sono le protagoniste, soprattutto la costellazione di Orione con la luminosa Rigel e la gigante rossa Betelgeuse che si può osservare a sud-ovest. Poco più a ovest di Orione troviamo il Toro con la stella Aldebaran e l’Auriga con la pulsar Capella. A sud, invece, si trovano il Cane Maggiore e il Cane minore, rispettivamente con Sirio e Procione, e i Gemelli, con le luminose Castore e Polluce.
Nonostante ciò, si nota l’entrata in scena delle prime costellazioni primaverili, tra cui il Leone con Regolo, la Vergine con Spica e il Boote con Arturo.
i miti dei gemelli
Esistono vari miti di popolazioni diverse raffiguranti la costellazione dei gemelli. Per i Lapponi la costellazione rappresentava due sciatori, per gli Inuit erano gli stipiti di un igloo, per i Dogon erano effettivamente due gemelli, di cui l’uno maschio e l’altro femmina, da cui ebbe origine l’umanità, per la tradizione maori erano i figli mortali di Bora Bora, per l’antica Cina rappresentavano lo Yin e lo Yang. Per i Greci, infine, Castore e Polluce erano due gemelli nati dall’unione di Leda, la regina di Sparta, e di Zeus, trasformato in cigno. Secondo il mito, Leda depose un uovo (o, secondo altre versioni del mito, ne depose due) da cui nacquero non solo Castore e Polluce, ma anche Clitemnestra ed Elena, la quale, anni dopo, sarà la causa della guerra di Troia.
Siamo giunti nuovamente al termine della nostra rubrica. Rimanete aggiornati per i prossimi articoli.
Ambra Chiodini
Informazioni tratte da:
- Stellarium: https://stellarium-web.org/
- UAI: https://divulgazione.uai.it/
- Dateandtime.info: https://dateandtime.info/
- Heavens Above: https://www.heavens-above.com/
- Chi Ha Paura Del Buio?: https://www.facebook.com/NextSolarStorm
- Astrobin:https://www.astrobin.com/f39va5/B/?fbclid=IwAR3eqZF1Sl8LOe2H4DO4x2lgUGemOlRBHdPzt-G_TwzhhHd5PaBjzzljONs
- Coordinamento delle associazioni astrofile toscane: http://www.astrocaat.it/Calendario-2023/calendario_2023.shtml
- Gruppo Astrofili Arezzo: https://www.arezzoastrofili.it/
- Arezzo Meteo: http://www.arezzometeo.com
- Albanese e Guicciardini, “Costellazioni. Le stelle che disegnano il cielo”, Editoriale Scienza
- Hilsop e Waldron, “Storie delle stelle. Un atlante delle costellazioni”, Ippocampo Edizioni