Il cielo di gennaio 2023

Se in una notte serena si alza lo sguardo verso il cielo, possiamo vedere una gran quantità di stelle e pianeti, e anche qualche stella cadente se si è fortunati. Durante l’anno, però, i corpi celesti che possiamo osservare dalla Terra non sono sempre gli stessi e cambiano in base ai propri movimenti e a quelli del nostro pianeta.

Salve, sono Ambra, un’appassionata di spazio, e una volta al mese vi parlerò degli eventi astronomici visibili dalla nostra città, delle recenti missioni spaziali e di alcune chicche mitologiche sul cielo notturno.

Gennaio 2023

Questo mese non si prospetta molto ricco di eventi ben visibili e rilevanti. Le giornate diventano sempre più lunghe; molti pianeti sono sempre meno visibili, mentre altri lo sono sempre di più. Anche le costellazioni e le stelle osservabili cominciano a spostarsi e a cedere il posto ad altre. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, per essere precisi dal 24 gennaio, potrebbe essere visibile con un piccolo binocolo o addirittura ad occhio nudo la cometa C/2022 E3 ZTF (più facile a vederla che a pronunciare il suo nome), scoperta il 2 marzo del 2022.

Cometa ZTF ripresa da Michael Jaeger di Martinsberg, in Austria, il 18 dicembre 2022

EVENTI PRINCIPALI

Il primo evento del mese è la congiunzione tra la Luna, Marte e le Pleiadi che avverrà il 3 gennaio. Una congiunzione è un momento in cui degli astri visti dalla Terra sembrano molto vicini tra loro: in questo caso, sembrerà che la Luna e Marte siano a distanza ravvicinata tra loro e con l’ammasso delle Pleiadi, anche se in realtà non lo sono assolutamente.

Il 4 gennaio alle ore 7.00 am la Terra si troverà in prossimità del Perielio della sua orbita, cioè si troverà nel punto dell’orbita più vicino al Sole.

Si continua con la congiunzione tra il piccolo pianeta Mercurio e la nostra stella il 7 gennaio, anche se non sarà visibile dalla Terra (perciò non provate a guardare il Sole ad occhio nudo!).

 Si ha un periodo di “buco”, per così dire, fino al 20 gennaio con la congiunzione tra la Luna e Mercurio, che avverrà pressappoco al crepuscolo dell’alba.

Un’altra congiunzione avverrà il 22 gennaio tra i pianeti Venere e Saturno al crepuscolo del tramonto, seguita da quella tra Luna, Venere e Saturno il giorno seguente (ovvero il 23 gennaio).

Il mese si conclude con la congiunzione Luna-Giove il 26 gennaio e con quella Luna-Marte-Pleiadi il 30 gennaio.

3 GENNAIOCongiunzione Luna-Marte-Pleiadi nella costellazione del Toro
20 GENNAIOCongiunzione Luna-Mercurio nel crepuscolo dell’alba
22 GENNAIOCongiunzione Venere-Saturno nel crepuscolo del tramonto
23 GENNAIOCongiunzione Luna-Venere-Saturno nel crepuscolo serale
26 GENNAIOCongiunzione Luna-Giove
30 GENNAIOCongiunzione Luna-Marte-Pleiadi
LUNA CINEREAIn gennaio i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea sono:
– 19 gennaio subito prima dell’alba
– 24 gennaio subito dopo il tramonto

LE FASI LUNARI

Protagonista di questo mese (come di ogni altro mese, del resto) è la Luna, il nostro satellite naturale. La Luna comincia il nuovo anno in fase crescente, fino al 6 gennaio, quando sarà piena. Dopo le 23.08, ovvero quando è completamente piena, comincia la sua fase decrescente. Il 15 arriverà all’ultimo quarto, per poi raggiungere la fase di luna nuova il 21 gennaio. Dopo quella data, ricomincerà la sua fase crescente e raggiungerà il primo quarto il 28.

Quando il satellite sarà illuminato solo per un piccolo spicchio, sarà possibile osservare anche la parte in cui non batte la luce solare il 19 e il 24 gennaio grazie alla cosiddetta luce cinerea. Questa è la luce del Sole che, riflettendo sulla Terra, va ad illuminare lievemente anche la parte “buia” della Luna.

Credits: UAI – https://divulgazione.uai.it/

PIANETI

Mercurio: comincia il 2023 non visibile, a causa dell’imminente congiunzione con il Sole il 7 gennaio. Nei giorni seguenti acquista sempre più visibilità, rendendolo così più facile da individuare ad est tra le prime luci dell’alba. Il giorno in cui raggiungerà la massima visibilità è il 24 gennaio, in cui sarà possibile vederlo solo un’ora e mezza prima del sorgere del Sole.

Venere: è di sicuro il pianeta protagonista del mese grazie alla sua luminosità (apparente) sempre crescente. Infatti, sarà possibile vedere Venere sempre meglio dopo il tramonto.

Marte: sarà visibile per gran parte della notte, all’inizio verso sud per poi scendere verso sud-ovest.

Giove e Saturno: saranno man mano meno visibili nel nostro cielo notturno, entrambi sempre più bassi verso l’orizzonte occidentale.

Credits: Coordinamento delle associazioni astrofile toscane – http://www.astrocaat.it/Calendario-2023/calendario_2023.shtml

STELLE E COSTELLAZIONI

Durante la prima serata, si possono scorgere ancora le costellazioni autunnali, come i Pesci, il Pegaso e la Balena, ma le costellazioni principali sono sicuramente quelle invernali.

Molto importanti sono le costellazioni dei Gemelli a sud, con le luminose stelle Castore e Polluce, il Toro, con la gigante rossa Aldebaran che forma il suo occhio, e le Pleiadi, un ammasso aperto di stelle, a ovest. Verso l’orizzonte occidentale possiamo trovare la costellazione di Perseo e quella di Andromeda.

Le principali costellazioni, però, sono Orione, il Cane Maggiore, il Cane Minore e la Lepre, che insieme formano una specie di battuta di caccia stellare. Betelgeuse (gigante rossa che rappresenta la spalla di Orione), Siro (il collare del Cane Maggiore, e, per i fan di Harry Potter, anche il nome del celebre personaggio Sirius Black) e Procione (stella principale del Cane Minore) formano insieme il cosiddetto triangolo invernale, che contraddistingue proprio la volta celeste dei mesi invernali.

Già da metà gennaio sarà possibile intravedere le prime costellazioni primaverili, tra cui il Leone con la luminosa stella Regolo, la Vergine con Spica e il Boote con Arturo, altra gigante rossa.

il mito di orione e delle pleiadi

Orione era uno dei più abili cacciatori del suo tempo, figlio di Poseidone ed Euriale. Una notte Orione corteggiò Merope, figlia del re Enopio; questo, per punirlo, lo accecò e gli tolse la vista. Dopo vari giorni, il cacciatore ricevette un oracolo che gli predisse che se si fosse recato ad est avrebbe riacquistato la vista. Si recò quindi sull’isola di Lemno, dove incontrò Efesto. Il dio decise di affidarlo a un suo apprendista che lo condusse in una lontana isola dove viveva Eos, la dea dell’Aurora. La dea si innamorò subito del bellissimo e possente Orione e suo fratello Elio, in segno di amicizia, gli restituì la vista. Un giorno Artemide si invaghì del cacciatore e cominciò a corteggiarlo, ma Orione rifiutò sempre le avance della dea dicendo che non avrebbe mai tradito la sua sposa Eos perché grato di aver riacquistato la vista. La dea della caccia, però, scoprì che Orione stava facendo una corte spietata alle Pleiadi, 7 sorelle molto belle, che continuavano a rifiutarlo. Le ragazze vennero salvate da Zeus che le trasformò prima in colombe e poi in stelle. Artemide decise perciò di mandare nell’abitazione del cacciatore un mortale scorpione mentre questo dormiva, così che lo avrebbe punto e ucciso con il suo veleno. Così sia lo scorpione (morto subito dopo aver punto il cacciatore) che Orione vennero collocati in cielo da Zeus sotto forma di costellazioni, ma in punti opposti del cielo così che l’animale non potesse più pungere il cacciatore. Il fedele cane di Orione, Sirio, pianse per tre giorni la morte del padrone. Zeus, scocciato dal continuo lamento del cane, decise di trasformarlo in costellazione e di metterlo vicino a Orione.


Con questo, il primo articolo del cielo del mese giunge al termine. Se volete scoprire anche ciò che accadrà a febbraio, aspettate il prossimo mese per il nuovo articolo!

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