Il cielo di marzo 2023

Con la fine di febbraio, finisce anche il periodo invernale: infatti marzo segna l’inizio della primavera. Il primo giorno del mese si ha l’inizio della primavera meteorologica, mentre la primavera astronomica inizia con l’equinozio di primavera che avverrà il 20 marzo. La parola equinozio deriva dal latino aequinoctium, che deriva a sua volta dall’aggettivo aequus, che significa uguale, e dal sostantivo nox, noctis, che significa notte. Infatti, l’equinozio è proprio il giorno in cui la durata del dì e quella della notte corrispondono. Alla nostra latitudine, però, l’equilux (la parità tra ore di buio e ore di luce) avverrà il 17 marzo.

Durante il mese, il dì si allungherà di 1 ora e 25 minuti e il 26 marzo entrerà in vigore l’ora legale.

Il cielo notturno primaverile visibile nel nostro emisfero, inoltre, non è caratterizzato da molte stelle luminose ed è quindi più buio; questo permette l’osservazione di galassie, nebulose e ammassi. Dunque, si può tentare di osservare tutti gli oggetti del catalogo Messier in una sola notte (sempre che il tempo lo permetta). Le date consigliate per l’impresa sono il 18, il 19, il 25 e il 26 marzo.

Eventi principali

Il mese inizia con una straordinaria congiunzione tra Venere e Giove, osservabile nel cielo serale del 1 e 2 marzo.

Il 20 marzo, come già detto in precedenza, il Sole supererà l’equatore celeste, marcando l’equinozio di primavera.

Il 22 marzo la Luna, Giove e Mercurio entreranno in congiunzione, mentre il 24 marzo il nostro satellite sarà in congiunzione con Venere. Seguono la congiunzione del 26 marzo tre Luna e Pleiadi e le due congiunzioni del 28 marzo: una tra Giove e Mercurio, l’altra tra Marte e la Luna.

1-2 MARZOCongiunzione Venere-Giove
20 MARZOEquinozio di primavera
22 MARZOCongiunzione Luna-Giove-Mercurio
24 MARZOCongiunzione Luna-Venere
26 MARZOCongiunzione Luna-Pleiadi
28 MARZOCongiunzione Luna-Marte e congiunzione Giove-Mercurio
LUNA CINEREAIn marzo i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea sono:
– 19 marzo subito prima dell’alba
– 24 marzo subito dopo il tramonto

Le fasi lunari

Per la terza volta consecutiva, il nostro satellite inizia il mese in fase crescente e il 7 marzo raggiunge la luna piena, che viene chiamata Worm Moon perché il terreno è sempre più umido e morbido e favorisce proprio i vermi. Il 15 marzo la Luna sarà all’ultimo quarto e scomparirà il 21 marzo perché in fase di novilunio. Il 29 marzo, infine, raggiungerà il primo quarto.

Inoltre, il 19 e il 24 marzo sarà possibile osservare la Luna Cinerea. Per chi non lo sapesse, questo è un fenomeno nel quale la luce del Sole riflessa dalla Terra, detta luce cinerea, illumina anche la parte “buia” della Luna.

Credits: UAI – https://divulgazione.uai.it/

Pianeti

Mercurio: risulta inosservabile per gran parte del mese a causa della congiunzione con il Sole del 17 febbraio. A fine mese, però, torna osservabile ed è possibile individuarlo al crepuscolo serale vicino a Giove.

Venere: la sua osservabilità è sempre più prolungata; il pianeta, infatti, tramonta ogni giorno più tardi a ovest, fino a tramontare tre ore dopo il Sole a fine mese. Da non perdere è la spettacolare congiunzione con Giove, osservabile nei primi giorni del mese.

Marte: continua a rimanere visibile e ben osservabile soprattutto nelle prime ore della notte, quando si trova in alto a occidente.

Giove: attraversa un mese pieno di congiunzioni con altri astri; è sempre più basso all’orizzonte e a fine mese diventerà inosservabile.

Saturno: è visibile al mattino, molto basso sull’orizzonte est.

Credits: Coordinamento delle associazioni astrofile toscane – http://www.astrocaat.it/Calendario-2023/calendario_2023.shtml

Stelle e costellazioni

Le costellazioni invernali, protagoniste degli scorsi mesi, sono sempre meno visibili e più basse all’orizzonte. La scena viene “rubata” dalle costellazioni primaverili, non molto luminose ma ricche di oggetti da osservare. Tra le costellazioni più importanti ci sono i Gemelli con le luminose stelle Castore e Polluce, il Cane Minore con la ben riconoscibile Procione e l’Auriga. A est è visibile la grande costellazione del Leone, famosa per la sua stella più luminosa, Regolo. La costellazione dell’Orsa Maggiore (chiamata anche Grande Carro) è alta nel cielo, a segnare la bella stagione. A nord-est si possono notare la costellazione di Ercole, caratterizzata del grande quadrilatero, e la piccola costellazione della Lira con la luminosa Vega. Altre costellazioni sono la Vergine con Spica e il Boote con Arturo, la seconda stella più luminosa del nostro cielo dopo Sirio.

il mito del leone

Ercole, uno dei più celebri eroi dei miti greci, era figlio di Zeus e della mortale Alcmena, una delle tante amanti del dio. Essendo in parte dio, l’eroe voleva l’immortalità, la quale gli fu concessa dal padre a una condizione: avrebbe dovuto superare 12 prove impossibili.

È qui che entra il gioco il protagonista del mito: il leone di Nemea, una grande bestia invulnerabile con la pelliccia impenetrabile dalle armi che terrorizzava la popolazione di Nemea. La prima fatica di Ercole consisteva proprio nell’uccidere il leone e liberare la città.

La prima idea dell’eroe fu di provare a sconfiggerlo chiudendolo nella caverna in cui viveva; questo risultò vano poiché la tana aveva due entrate. Allora decise di tappare una delle due uscite e aspettare che il leone entrasse dall’altra parte. Ercole e il leone combatterono corpo a corpo; Ercole perse un dito e l’armatura, ma ne uscì lo stesso vincitore, uccidendo il leone. L’eroe fece della pelle dell’animale il suo mantello e della testa il suo copricapo, i quali diventarono simbolo della forza e dell’invulnerabilità di Ercole. Il leone fu poi messo nel cielo da Zeus.


Anche stavolta, siamo giunti alla fine dell’articolo. Restate informati per conoscere il cielo dei prossimi mesi.

Ambra Chiodini

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