Come ti chiami su Instagram? È una frase che i giovani di oggi adoperano inconsciamente nel momento in cui devono presentarsi, come se la prima impressione la facesse il profilo Instagram.
Attraverso un questionario abbiamo chiesto ai ragazzi di Arezzo e provincia cosa ne pensano dell’utilizzo odierno dei social. In questo questionario appare chiaro come la qualità dei social è direttamente proporzionale all’uso che ne viene fatto, per esempio viviamo di rapporti che hanno un’influenza rilevante nelle nostre vite. Quando scrolliamo su queste app nel nostro cervello viene rilasciato un ormone chiamato dopamina. La dopamina ha diverse funzioni, ma in questo caso ci interessa solo un suo incarico specifico, ovvero quello di partecipare a meccanismi di ricompensa e piacere. Il problema è che più questo meccanismo di rilascio viene stimolato, maggiore sarà il nostro “appetito” di dopamina. Ma non stiamo parlando di notizie sconvolgenti, ormai questo congegno è abbastanza conosciuto dalle masse che usano abitualmente le piattaforme social. Il vero problema sta nella crescita della consapevolezza dei danni che hanno sulla mente delle persone, come afferma il 64,4% dei ragazzi nel sondaggio.
Pensi che la tua vita potrebbe migliorare se i social non avessero un influenza così forte? In questa domanda rileviamo risposte varie, tra cui la correlazione tra l’uso di questo social e i problemi di ansia, depressione, mancanza di sonno e isolamento .
«Quando scorri sui social media senti di non poterti fermare. Non ti fa sentire necessariamente bene, poiché ciò che fai non ha rilevanza ma nonostante questo continui a scorrere».
Anna Lembkenell’articolo The Science Behind Social Media’s Hold on Our Mental Health.
La socializzazione digitale è diventata parte della nostra vita quotidiana. Basti pensare agli spunti presi dai trend e dalla moda che definiscono la personalità dei ragazzi. Nonostante l’età adolescenziale, è normale cercare un punto di riferimento ispirandosi a ciò che vediamo, senza conoscere a fondo la nostra identità. Risulta ovvio quanto sia forte il rischio di ritrovarsi a seguire un modello troppo idealizzato, portando i ragazzi a cambiare i propri comportamenti. Lo ritroviamo nel sondaggio: Hai mai cambiato un tuo comportamento dopo aver usato i social? Il 50% degli studenti di Arezzo e provincia afferma di sì.
Mentire sui social è molto più facile rispetto alla realtà, ci dà la possibilità e la soddisfazione di essere la versione migliore di noi stessi, è più semplice nascondersi dietro a un’immagine migliore che affrontare il giudizio degli altri sui nostri difetti, evidenziando le nostre paure.
Leonardo Banella, Sofia Mencaroni e Caterina Carloni