Nasce uds Arezzo: il sindacato degli studenti

Il 17 Marzo, durante un’assemblea nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo era presente quasi la totalità delle rappresentanze studentesche del nostro territorio.

Con ben poca sorpresa abbiamo constatato che i problemi di ogni scuola sono simili, se non proprio gli stessi, e da alcuni rappresentanti d’istituto è nata la proposta di unirsi tutti insieme, consulta, parlamento degli studenti, rappresentanti d’istituto e ragazzi, con la voglia di mettersi in gioco sotto un’associazione in grado di collegare e coordinare le iniziative dei vari istituti scolastici.

Così, in rappresentanza di tutte queste categorie, alcuni ragazzi hanno contattato l’Unione degli studenti, il più grande sindacato studentesco in Italia, per portare questa realtà anche ad Arezzo e fornire il supporto pratico e conoscitivo necessario per il percorso di cambiamento che i rappresentanti si sono proposti di attuare durante l’assemblea del 17.

UDS ha lasciato fin da subito liberi i ragazzi di Arezzo di scegliere obiettivi e modalità di svolgimento, dimostrando il sincero interesse a unire tutte le realtà studentesche italiane senza imposizioni o controllo dall’alto ma limitandosi ad aiutare e guidare nella risoluzione di problemi altrimenti irrisolvibili con la sola forza del singolo.

È in questo modo che siamo arrivati all’assemblea del 12 Aprile tenutasi al Prato di Arezzo. Qui la neonata Unione degli studenti aretini ha spiegato le modalità di azione che verranno usate per la risoluzione dei problemi:

  • ai ragazzi degli istituti d’Arezzo sarà richiesto di indicare quali siano i problemi prioritari da risolvere;
  • una volta scelti gli obiettivi si deciderà un piano d’azione con tutti gli studenti interessati a risolvere quel problema o portare avanti quell’attività;

– si metterà in atto il piano d’azione con l’aiuto delle rappresentanze studentesche, riportando i problemi alle istituzioni e individuando con queste la soluzione migliore, o manifestando con forza qualora la soluzione proposta da chi di dovere non fosse sufficiente a garantire una valida istruzione ai ragazzi della nostra provincia;

– infine, i risultati raggiunti saranno condivisi attraverso un gruppo WhatsApp e sulla pagina Instagram ufficiale, per costruire insieme, concretamente, una scuola nuova, emancipata, capace di evolvere il presente. Una scuola che sia nostra, davvero nostra.